COLESTEROLO ALTO?? ECCO COME CI SI COMPORTA A TAVOLA

Il colesterolo, viene trasportato nel sangue per mezzo di specifiche lipoproteine che si differenziano in base a dimensione e densità: distinguiamo dunque il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL), cosiddetto “cattivo” poiché si può depositare nelle pareti delle arterie. Ciò contribuisce enormemente alla genesi dell'aterosclerosi - il restringimento dei vasi -, una condizione spesso associata allo sviluppo di malattie cardiovascolari (infarto, ictus cerebrale); il colesterolo HDL, quello legato alle lipoproteine ad alta densità è definito “buono”perchè non provoca alcun danno alle arterie ma, anzi, rimuovendo il colesterolo dalle pareti dei vasi per trasportarlo al fegato è garanzia di protezione se presente in. buona quantità.
Le prove attuali supportano l'idea che un'ALIMENTAZIONE SANA e uno stile di vita adeguato possano ridurre il rischio cardiovascolare . La dieta mediterranea è in grado di incidere positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue e diventare un'arma efficace per difendersi dall'ipercolesterolemia.
Ecco, alcuni consigli sugli alimenti da mettere in tavola:
-Verdura, cereali e legumi: Nell'impostare uno schema alimentare è quindi buona norma puntare soprattutto sul consumo di questi alimenti vegetali. In particolare è bene mangiare i legumi da 2 a 4 volte la settimana, che aiutano a mantenere livelli adeguati di colesterolo grazie alla presenza di fibre e di steroli vegetalie , 2-3 porzioni di verdure e 2 di frutta al giorno (che riducono le calorie nell'alimentazione abituale e contribuiscono con le vitamine e gli antiossidanti in esse contenute a ridurre il rischio cardiovascolare globale);
-Il giusto condimento. La colesterolemia è influenzata dal tipo di grassi presenti nella dieta: quelli saturi, di origine animale, provocano l'aumento del colesterolo-LDL, mentre quelli insaturi, di origine vegetale, possono abbassarlo e contribuire ad innalzare quello buono. In particolare sono da evitare burro, lardo, strutto a favore di oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi , primo fra tutti l'olio extravergine di oliva, ma anche quelli di semi (soia, girasole, mais, arachidi). Anche l'olio di riso può essere interessante per il controllo del colesterolo grazie alla presenza del fitosterolo gamma orizanolo.
-Meno grassi in generale. Quando si parla di grassi, occorre rivolgere l'attenzione non soltanto ai condimenti, ma anche a limitare quelli presenti naturalmente nei cibi. Insaccati, formaggi, uova contengono quantità piuttosto elevate di grassi, e se consumati in eccesso possono influenzare negativamente i livelli di colesterolo. Per quanto riguarda i latticini: è da favorire il latte scremato o parzialmente scremato, lo yogurt a bassa percentuale di grassi e fra i formaggi quelli a minor contenuto di grassi.
-Le fibre costituiscono un aiuto importante. La fibra vegetale riduce l'assorbimento intestinale dei grassi. Un motivo in più per riservare ai già ricordati legumi e verdure un posto d'onore nei menù, queste ultime possibilmente consumandole crude in insalata. Anche il pane sarà preferibilmente integrale, proprio per il suo maggior contenuto di fibra, così come la pasta e il riso. Sono consigliate anche avena, orzo e farro.
-Preferire il pesce azzurro. Il pesce, per la particolare composizione del suo grasso, può essere consumato anche da chi ha problemi di colesterolo. Anzi, un consumo di almeno 2-3 volte alla settimana, fatta eccezione per i molluschi e crostacei da limitare a una - è addirittura consigliato, con preferenza per il pesce di piccole dimensioni come quello azzurro (es.sardine e sgombro) cucinandolo al forno, al cartoccio, al vapore e evitando il più possibile le fritture.
-La carne, può fare parte della dieta, con preferenza della bianca, ma deve provenire da un taglio magro e privato del grasso visibile. Il pollame invece deve essere senza pelle.
-Cucinare senza grassi. Preferire come metodi di cottura la bollitura, la stufatura, il vapore, e la cottura al forno tradizionale e a microonde o la grigliatura piuttosto che la frittura o la cottura alla brace.
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