IL RUOLO DEGLI INTEGRATORI PER TRATTARE L'IPERCOLESTEROLEMIA

Negli ultimi anni , c'è stato un aumento nell'uso di integratori nutrizionali per trattare l'ipercolesterolemia.
In Italia, questi prodotti sono acquistabili senza prescrizione medica e tra i più utilizzati ci sono RISO ROSSO FERMENTATO, BERBERINA, FITOSTEROLI etc
In particolare , il riso rosso fermentato, deriva dalla proliferazione sul riso di Monascus purpureus. Facendo fermentare il riso, questi funghi producono pigmenti rossi insieme ad un gruppo di molecole che inibiscono la sintesi di colesterolo epatico. Tra queste molecole può essere identificata la Monacolina K , identica alla lovastatina , che inibisce un enzima che limita la velocità di sintesi di colesterolo. A dosi comprese tra 3 e 10 mg la monacolina k riduce il colesterolo LDL circa gino al 20-25%.
La Berberina è un alcaloide estratto dalla radice della pianta berbera orientale. Si è dimostrata efficace nel controllo del colesterolo Ldl(tramite un doppio meccanismo d'azione ) e del profilo lipidico totale (compresi i livelli di Hdl e trigiliceridi) e della glicemia tramite un effetto di sensibilizzazione all'insulina.
I Fitosteroli, noti come steroli vegetali , sono caratterizzati da UNA STRUTTURA CHIMICA SIMILE A QUELLA DEL COLESTEROLO . Inibiscono l'assorbimento del colesterolo nell'intestino che porta ad un aumento compensatorio dell'espressione dei recettori Ldl sulla superficie degli epatociti . Di conseguenza , l'assorbimento di Ldl nel fegato è aumentato e la loro concentrazione plasmatica diminuirà conseguentemente. Per la massima efficicacia , cibi e integratori contenenti fitosteroli devono essere assunti subito dopo i pasti principali , quando il colesterolo alimentare a livello intestinale e le secrezioni biliare contenenti colesterolo sono più alti di quelli a diuno.
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